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Biancanera ed io, "in diretta" sul web
di Mario Barcherini


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Quì erano sedute le due affascinanti 'ragazze' e, senza ironia, anche molto sexy...                                            

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 volutamente sbiadite, mutande anch'esse rigorosamente casual, sfilaccicate quà e là, in intimo jeans... si siedono sulla panchina a due passi da me, sono molto carine, nonostante l'età, suppongo sulla novantina: "Hai sentito l'ultima? Sembrerebbe che Biancanera abbia sgraffignato dei bio cosmetici dalle borsette delle colleghe e più di una volta..." Uscendo allo scoperto: "E voi ci credete?" "Beh, se lo dicono in tanti... ma tu la conosci? Chi sei, il padre di qualche suo studente?" "No, sono stato io un suo studente..." "Non farmi ridere..." Spiegato in breve alle bellissime il mio rapporto di lavoro con Biancanera... "Ma tu Mario, ci credi?" "Che lo dicano in tanti non significa niente, le voci, vere o non vere si diffondono rapidamente... conoscendola, anche se la vedessi trafugare qualcosa, non ci crederei lo stesso..." "Ma cosa stai dicendo, sei matto?" "No, almeno credo..." Rispondo ridendo insieme alle splendide... "Avete capito bene, non ci crederei neanche se la vedessi mentre ruba i biotrucchi, penserei di trovarmi in una realtà irreale..." "Ma scusate, a proposito, voi non avete niente addosso..." "No, siamo naturali al cento per cento, ce lo hanno consigliato i nostri 'ragazzi' che sono anche i nostri look advisors, inizialmente eravamo un pò titubanti ma poi ci siamo innammorate anche noi di questo modo di essere..." "Beh, complimenti a loro, devo dire che hanno gusto da vendere e di donne se ne intendono, non poco..." "Grazie, anche tu non sei male, assomigli a loro anche come carattere, pur solo considerando  che ti conosciamo solo da pochi minuti..." "Mi date una mano per ridare a Biancanera la sua giusta immagine?" "Certo ma come? Smascherando chi sta cercando di farla apparire per quella che non è?" "No, sarebbe sbagliato, sarebbe la strada per diventare negativi come questa colei o questo colui, ammesso che lo abbiano fatto per cattiveria consapevole e non come per esempio usate fare voi donne,  spettegolare, senza rendervi conto delle conseguenze molto danneggianti che ne potrebbero scaturire... quindi, secondo me, la strada è quella di affidare al vento parole che parlano di Biancanera innocente, che non ha mai rubato niente, biotrucchi poi e proprio lei che, come voi non ama assolutamente truccarsi..."

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Come d'accordo, di rincontrarci nello stesso posto dove ci eravamo conosciuti, alla 'panchina casual', ottima cornice per le dolci 'fanciulle', casual fuori, casual dentro: "Ciao ma, la tua amica non è venuta?" "No, ho ricevuto un suo messaggio, poco fa, ha avuto un disguido, ti saluta, sarà per un'altra volta... riguardo la situazione di 
Biancanera, ho una novità, ho colto nel fatto una sua collega, mentre, quì vicino, durante un raduno all'aperto di tutti gli studenti e gli insegnanti, spostava, indossando dei guanti, dei bio fondotinta 'terra di siena', dallo zainetto della Prof. di Geografia, sul suo, pensava di non avere su di sé occhi indiscreti ma invece aveva i miei, grazie al tronco di una pianta che, se non fossi così fina, non avrebbe potuto nascondermi... sono poi andata verso di lei dicendole di aver visto tutto, mi ha chiesto cosa avessi intenzione di fare, ho risposto che mi sarei consigliata con dei miei amici, si è messa a piangere, pregandomi di non dire niente a nessuno, la rivedrò domani... voi sareste stati i primi due a conoscere il suo nome, si tratta di..." "Aspetta, secondo me sarebbe meglio se tu non ce lo svelassi, non è bene mettere al bando, additare, denunciare, io credo che così lo stato delle cose possa solo essere peggiorato..." "Ma allora, cosa dovrei fare?" "Per come la vedo io, non spetta a noi umani reprimere, facendo scontare un'azione illecita ad una persona che l'ha commessa, si otterrebbe solo una sua momentanea cessazione di questi comportamenti negativi che in seguito riprenderebbe, continuando ad arrecare tanta sofferenza a tanta gente, l'unica speranza, proprio per salvare tanti altri in futuro, da un dolore tra i più devastanti e per salvare la colpevole da un patimento infinitamente più grande ancora, senza paragoni, per liberarla, strapparla da una vita per distruggere, facilitandole il passaggio, senza costrizioni ad una vita per aiutare, per aiutare coloro che, più sfortunati di noi, vivono tra gli stenti fisici e psichici ed essere finalmente felice, l'unica speranza è che tu ci parli, come dice Eros, dicendole di aver deciso di non rendere pubblica quella non bella verità, della quale solo voi due siete a conoscenza, di non avere la presunzione di considerarti meglio di lei, di sperare in lei, di aver fiducia in lei..."

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